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Vittime escluse dall’indennizzo da sindrome di talidomide

28/09/2016


Vittime escluse dall’indennizzo da sindrome di talidomide
La nuova Italia del dopoguerra, rinata dalle ceneri dell'ultimo conflitto bellico, si rialza e scopre il boom degli anni 60.
In questo periodo, viene immesso sul mercato un farmaco di ultima generazione: il talidomide, il quale contrasta efficacemente le nausee oltre a svolgere funzioni di sedativo presentando minori effetti dei barbiturici dell'epoca.
Il suddetto rimedio farmaceutico viene prevalentemente prescritto alle donne in gravidanza. Purtroppo, le sperimentazioni del talidomide sugli animali non avevano riportato effetti nocivi.
Di contro, il bilancio sugli umani ed in particolare sui feti è devastante: essi nasceranno con gravissime malformazioni, nella specie amelie (incompleto sviluppo degli arti).
Conseguentemente, dopo la comparsa del medicinale sui banchi delle farmacie e dopo aver constatato e dichiarato la perniciosità dello stesso sulla salute umana, il farmaco fu ritirato dal commercio, in Italia, nel 1962, ma le scorte verranno vendute e termineranno verso la fine degli anni 60.
Dopo una lunga battaglia, durata decenni, finalmente, ai soggetti talidomidici viene riconosciuto il loro status di danneggiati.
Le vittime del talidomide nate dal 1959 al 1965 beneficeranno dell'erogazione di un indennizzo vitalizio corrisposto mensilmente e disciplinato dalla normativa: L.n. 244 di cui all’art.2, comma 363, integrata dal d.l. n.207 del 2008, a sua volta modificata e convertita con la L. n.14/2009, il cui regolamento di esecuzione è il D.M. n.163 del 2009.
L'esclusione dall'indennizzo per i nati anteriormente al 1959 e successivamente al 1965 ha comportato una ulteriore battaglia per la copertura di altre classi di età. Il legislatore, nel 2008, ha colmato parzialmente questa lacuna ampliando la platea degli aventi diritto, prevedendo l'accesso all'indennizzo ai talidomidici nati dal 1958 al 1966.
Questa copertura, però, ha di fatto escluso i soggetti nati dopo il 1966 sino all'ultimo periodo di somministrazione del talidomide che risulta coincidere con i nati nel 1969, relegando questi ultimi ad essere vittime di serie B, non legittimate ad aver riconosciuto l'indennizzo da sindrome di talidomide.
Gli ultimi danneggiati dal talidomide sono solamente 20, essi continueranno la loro lotta per vedere estesa la copertura statale ed essere equiparati alle altre vittime, soltanto in questo modo si porrà fine ad una grossolana e discriminatoria disparità di trattamento e clamorosa ingiustizia.
 

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