L’indennità di accompagnamento spetta anche nei casi di assistenza passiva del soggetto non autosufficiente

E' inoltre per la superiore sentenza "non assume alcuna rilevanza ai fini del riconoscimento all'indennità in esame la circostanza che la necessità di un concreto e fattivo aiuto fornito da terzi sia perdurante per l'intera giornata, potendo anche, momenti di attesa, qualificabili come assistenza passiva, alternarsi, nel corso della giornata, a momenti di assistenza attiva, nei quali la prestazione dell'accompagnatore deve concretizzarsi in condotte commissive".
Cassazione, sentenza n. 1268/2005