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Cassazione n. 19545/2016 l’invalidità assoluta del 100% non è sufficiente per l’indennità di accompagnamento

17/11/2016

La Cassazione con la sentenza n.19545/2016, ancora una volta, esprime l'orientamento unitario seguito dalla stessa Corte e reiterato nelle sue precedenti pronunce.
Non è sufficiente essere invalidi assoluti per veder riconosciuto anche il diritto all'indennità di accompagnamento.
Quest'ultima prestazione assistenziale, regolata dalla legge 508/1988, art.1, sarà dovuta allorquando siano presenti oltre lo status di totale inabilità anche l'impossibilità di non riuscire a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore ovvero in alternativa di non essere in grado di attendere agli atti necessari della vita quotidiana senza l'ausilio di un soggetto preposto all'assistenza continuativa.
Nello specifico occorre rilevare che il soggetto gravemente affetto da minorazione durante l'espletazione dei gesti giornalieri deve intendere anche il loro significato, la loro portata e importanza. Gli atti non devono essere meccanici ma frutto di consapevolezza con la conseguenza che anche l'incapacità a portare a compimento un singolo atto, che abbia ricadute nel quotidiano dell'invalido, rileva ai fini di una effettiva assistenza giornaliera.

Cassazione n.19545/016
http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20161003/snciv@sL0@a2016@n19545@tS.clean.pdf

 

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